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Oggi Associazione Culturale Vinylistic vi propone la lettura del libro “Di vinile e altre storie” di Nicola Iuppariello, scrittore e fondatore della fiera del disco e della musica “DiscoDays” a Napoli, che insieme ad alcuni esperti, analizza la situazione del vinile in Italia e nel mondo.

Iuppariello parla del mercato del vinile, che ha registrato una forte crescita negli ultimi anni, sia in termini di vendite che di produzione. Pensate che in Italia, nel 2022, le vendite di vinili sono cresciute del 50% rispetto all’anno precedente, raggiungendo cifre notevoli.

L’autore poi esamina gli aspetti artistici del vinile, sottolineando la sua qualità sonora superiore a quella di altri supporti digitali e citando diversi studi che hanno dimostrato che il vinile è in grado di riprodurre il suono in modo più fedele alla registrazione originale. Nel libro sostiene che il vinile offre un’esperienza di ascolto più coinvolgente e gratificante rispetto ad altri supporti perché richiede un’interazione fisica da parte dell’ascoltatore, che deve inserire il disco nel giradischi e abbassare la puntina.

Una parte del libro è dedicata anche al Compact Disc che nonostante sia ormai “vintage” rispetto al vinile difficilmente potrà avere lo stesso successo in futuro.

A conclusione del saggio alcune riflessioni sulla musica in generale. Iuppariello sostiene che la musica è un bene culturale importante che dovrebbe essere sostenuto dalle istituzioni e critica la mancanza di supporto logistico e finanziario alla musica in Italia, che si traduce in prezzi elevati dei biglietti per i concerti e in una scarsa diffusione della cultura musicale nelle scuole.

 “Di vinile e altre storie” (Capponi Editore) è un ottimo libro che offre un pensiero personale inedito sulla situazione del vinile in Italia e nel mondo.
Iuppariello è un romantico ottimista (come tutti noi del resto) e sostiene che le caratteristiche del vinile non saranno scalzate dai supporti digitali e speriamo davvero sia così…Vinyl forever!
Grazie Nicola.

 

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